Si è svolta dal 7 al 12 gennaio 2024 una visita di studio che ha coinvolto una delegazione tunisina composta da 28 partecipanti e guidata dalla Dr.ssa Samia Maamer, direttrice generale dell’agricoltura biologica presso il Ministero dell’Agricoltura delle Risorse Idriche e della Pesca tunisino.
La delegazione tunisina era composta da funzionari afferenti alle istituzioni centrali e locali, nonché da esperti di sviluppo e da esponenti delle realtà produttive di 5 bio distretti pilota situati in 5 diverse regioni pedoclimatiche dello stato nordafricano (Sejnene, Haouaria, Kesra, Majel Bel Abbes e Hazoua).
La visita di studio è stata organizzata dal CIHEAM Bari, quale ente esecutore dell’iniziativa “Azioni preliminari per la costituzione dei Bio Territori tunisini”. Il programma è finanziato dal Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale / Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Le visite si sono svolte presso 3 bio distretti italiani: il bio distretto Via Amerina e Forre (Lazio), il bio distretto Cilento (Campania) e il bio distretto delle Lame (Puglia). In tale occasione la delegazione ha avuto modo di entrare in contatto con alcune realtà (istituzionali, culturali e produttive) dei bio distretti italiani oggetto della visita, potendo meglio comprenderne la composizione, le modalità gestionali, promozionali e le strategie attuate da realtà che rappresentano una piccola parte della significativa diversità che il territorio italiano esprime.
Lo stage si è concluso presso la sede del CIHEAM Bari con un intervento formativo tenuto dal rappresentante del bio distretto Val di Vara (Liguria), fornendo in tal modo l’occasione di approfondire ulteriormente alcuni aspetti caratterizzanti il succitato bio distretto e in particolare quelli relativi alla ricerca e alle modalità di promozione di questa realtà.
Il programma è stato denso di visite e di incontri e ha offerto la possibilità ai partecipanti di poter cogliere diverse ispirazioni e nozioni che saranno funzionali al prosieguo dell’iniziativa. La fase successiva alla visita di studio consisterà nella composizione dei gruppi promotori, che a livello locale avvieranno il processo partecipato di costituzione dei bio territori tunisini, per i quali lo stage ha anche aperto la via a possibili futuri gemellaggi con i bio distretti italiani.
L’iniziativa, che ad oggi conta un anno di vita, terminerà a maggio prossimo e ha l’obiettivo di costituire i primi bio territori del continente africano, a partire dalleesperienze e dalle lezioni apprese dagli omologhi italiani.
Si è trattato di un’altra tappa importante per il settore biologico tunisino, diventato, in venticinque anni di vita, un modello per altri Paesi del continente africano e del Mediterraneo del Sud. Con un peso pari al 18% sul totale dell’export agroalimentare del Paese (dati 2021), il biologico tunisino, infatti, entra in una fase di evoluzione matura che, nella logica del modello bio distrettuale, punta a coniugare lo sviluppo di specifiche filiere con la crescita sostenibile dei territori ed il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità, ispirandosi a principi e pratiche dell’agricoltura biologica.