As part of our SANET project, funded by Italian Agency for Development Cooperation and implemented by CIHEAM Bari in collaboration with the Palestinian Ministry of Agriculture (MoA), we are pleased to announce the launch of several essential training courses.
The project focuses on fostering sustainable agricultural development, enhancing food security and strengthening agricultural value chains in Palestine.
Towards this end, these 10 training courses are designed to empower farmers and producers with practical skills and knowledge tailored to their specific needs.
The first course, focusing on Good Agricultural Practices for the Plum Value Chain, is being held over three days in North Hebron (Hebron) and Jenin (Kabatya). This course covers cultivation, management, and postharvest practices for Plum fruit.
The second course, dedicated to Good Agricultural Practices for Fodder and Feed for Livestock, is also a three-day program taking place in Jericho, Tubas, and Dora, focusing on fodder production, management, and techniques to support livestock health and productivity.
In addition, a series of training sessions on Postharvest Handling and Storage Practices will be held over three days at various locations, including North Hebron (Hebron), Jenin (Kabatya), Jericho, Tubas, and Dora. These sessions will address key aspects such as postharvest loss prevention, efficient storage techniques, and quality management for both stone fruits and fodder crops.
Designed to incorporate both theoretical lessons and practical experiences, these courses will feature site visits and hands-on activities to enhance the learning experience.
The programs target farmers, producers, cooperatives, NGOs, young researchers, and graduate students who are keen to expand their knowledge in agriculture and postharvest management. Through these initiatives, we aim to contribute to the long-term sustainability and increased productivity of the agricultural sector in Palestine.
For more information, please contact Project Manager Lorenzo Melozzi at: melozzi@iamb.it.
Il settore agroalimentare rappresenta una risorsa fondamentale per l'economia della Puglia, ma alcuni aspetti, come i sottoprodotti della lavorazione dell'olio d'oliva e del vino, vengono spesso trascurati. La sansa, le vinacce e i raspi, tradizionalmente considerati rifiuti, possono invece diventare la base per lo sviluppo di nuovi bio-prodotti, generando valore economico e riducendo l'impatto ambientale. Questo è il tema del Living Lab, II Workshop Regionale - Puglia Hub, che si terrà il prossimo 7 aprile al CIHEAM Bari (MED HUB Conference Room), dalle 9.30 alle 13.30.
Organizzato dal CIHEAM Bari, in collaborazione con il Bio-distretto delle Lame, nell'ambito del progetto ROBOCOOP-EU, il workshop mira a coinvolgere attivamente ricercatori, imprese, decisori politici e società civile per sviluppare modelli di business innovativi legati alla bioeconomia.
L'incontro prevede una sessione interattiva per valutare il livello di conoscenza e consapevolezza dei partecipanti sull'argomento, seguita da una discussione di gruppo basata sulla metodologia Living Lab. Questo approccio collaborativo consente di far dialogare cittadini, istituzioni e aziende per co-creare soluzioni efficaci e sostenibili.
I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali di Maurizio Raeli (direttore del CIHEAM Bari), Francesco Brandi (assessore Agricoltura del Comune di Bitonto) e Benedetto Fracchiola (presidente di Finoliva e del Bio-distretto delle Lame, Ruvo di Puglia).
Gli esperti del CIHEAM Bari, Maroun El Moujabber e Noureddin Driouech, illustreranno rispettivamente il progetto Roboccop-EU e i modelli di business adottabili dalle agro-cooperative.
La parte tecnica del workshop sarà dedicata alle tecnologie e ai processi di valorizzazione dei sottoprodotti dell'olio e del vino. Interverranno esperti del settore, come Antonio Trani (CIHEAM Bari), che illustrerà le strategie per trasformare i sottoprodotti in risorse, e Graziana Difonzo (Università di Bari Aldo Moro), che parlerà delle loro applicazioni nel settore alimentare.
A seguire, i partecipanti prenderanno parte a una tavola rotonda interattiva, articolata in quattro gruppi di lavoro, ciascuno focalizzato su un modello di business specifico: Potenziamento dei flussi di rifiuti prodotti internamente, per ridurre gli sprechi trasformandoli in nuove risorse; Bioraffineria specializzata in biomassa ad alto valore aggiunto, con focus su nutraceutici, cosmetici e biopolimeri; Bioraffineria cooperativa, per un modello condiviso tra agricoltori e stakeholder locali; Cluster industriale, per favorire la collaborazione tra aziende e istituzioni.
Attraverso la metodologia Living Lab si cercherà di delineare i passi futuri per integrare i sottoprodotti dell'olio e del vino in un ciclo produttivo circolare e sostenibile.
Il progetto ROBOCOOP-EU, co-finanziato da HORIZON EUROPE e CIRCULAR BIO-BASED EUROPE, punta a rivoluzionare il settore agricolo attraverso modelli di business regionali innovativi. L'obiettivo è creare bioraffinerie sostenibili e redditizie, validando 17 nuovi prodotti bio-based e riducendo significativamente le emissioni di gas serra.
Grazie a iniziative di questo tipo, la bioeconomia sta acquisendo un ruolo sempre più centrale, trasformando i sottoprodotti agricoli in risorse ad alto valore per settori strategici. Un progresso significativo verso un futuro più sostenibile e innovativo che mira a incentivare un cambiamento culturale nel settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e una gestione più efficiente delle risorse.
Su iniziativa del MAECI dal 7 all'11 aprile, nelle sedi del CIHEAM Bari e Tricase (Lecce), si svolgerà il corso di formazione specialistica di alto livello Approcci innovativi alla gestione della pesca: Promuovere la sicurezza, la sorveglianza e la diversificazione economica nei Paesi IORA. L'iniziativa rientra nelle attività di capacity building realizzate dal MAECI per rafforzare il partenariato di dialogo tra l'Italia e l'Indian Ocean Rim Association (IORA), promuovendo modelli sostenibili di gestione della pesca consolidati nell'area mediterranea.
Il programma prevede lezioni frontali e attività interattive, visite di studio e sessioni di discussione con l’obiettivo di trasferire conoscenze tecniche e buone pratiche ai partecipanti, per migliorare e modernizzare il settore della pesca nei Paesi Membri della IORA.
Il corso sarà suddiviso in diverse sessioni, che si terranno in varie località: il 7, 8 e 9 aprile tra la sede di Tricase del CIHEAM Bari, il porto di Castro e la Scuola professionale per l'ospitalità e il turismo di Santa Cesarea Terme. Il 10 e l’11 aprile, grazie alla collaborazione con la Direzione Marittima di Bari, le sessioni formative si svolgeranno nelle capitanerie di porto di Bari e Molfetta, seguite dalla visita alla stazione satellitare italiana COSPAS-SARSAT della base navale della Guardia Costiera.
Il programma di formazione è rivolto a 10 funzionari -provenienti da Emirati Arabi Uniti, India, Kenya, Maldive, Malesia, Oman e Sud Africa-, tra cui rappresentanti dei Ministeri della pesca, delle risorse marine e dell’ambiente, dirigenti di autorità marittime e portuali, operatori coinvolti nel monitoraggio, controllo e sorveglianza (MCS), esperti di sicurezza sul lavoro nel settore marittimo, decisori politici e regionali, oltre a leader delle comunità costiere e delle cooperative di pesca.
Durante la cinque giorni di lavori, saranno trattate diverse tematiche, tra cui l'innovazione tecnologica applicata alla pesca sostenibile, l'analisi di nuovi strumenti e metodi per pratiche di pesca ecocompatibili. Saranno inoltre approfonditi strumenti e soluzioni avanzate nella pesca sostenibile, con analisi partecipativa di casi di studio nell'Oceano Indiano.
L'iniziativa testimonia l'impegno dell'Italia nel rafforzare la collaborazione con la IORA, condividendo esperienze e migliori prassi per costruire un futuro più sostenibile nella gestione delle risorse marine nella Regione dell’Oceano Indiano.
Dal 1° al 4 aprile 2025, il CIHEAM Bari ospita una delegazione del Pakistan Education Endowment Fund (PEEF), organizzazione senza scopo di lucro operante all'interno del Ministero dell'Istruzione federale e della Formazione professionale del Pakistan. La visita rappresenta un'importante occasione per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni italiane e pakistane nell'ambito della formazione accademica e professionale per lo sviluppo agricolo.
Il Pakistan Education Endowment Fund (PEEF) si dedica alla promozione dell'istruzione di qualità, con particolare attenzione alle aree più disagiate. La sua missione è offrire borse di studio agli studenti talentuosi provenienti da contesti economicamente svantaggiati, consentendo loro di accedere a un'istruzione superiore contribuendo, altresì, allo sviluppo del Paese.
Obiettivo principale della missione è esplorare le opportunità di cooperazione per l’organizzazione di corsi di formazione congiunti, la concessione di borse di studio e il miglioramento di competenze e tecniche per il settore olivicolo del Pakistan
Durante la visita sono previsti diversi incontri istituzionali, visite a impianti di trasformazione dell'olio d'oliva, vivai e centri di ricerca agraria. L’incontro tra CIHEAM Bari e PEEF culminerà con la firma di una Lettera di Intenti: un accordo volto a promuovere la formazione tecnica e professionale, attraverso corsi dedicati alle tecniche agricole moderne, all'agricoltura sostenibile, alla gestione dell'olivicoltura e alla trasformazione agroalimentare, con particolare attenzione all'empowerment di giovani e donne delle comunità rurali del Pakistan. Il PEEF finanzierà borse di studio per master e dottorati da svolgersi al CIHEAM Bari, con l'obiettivo di formare esperti in agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici. Particolare attenzione sarà rivolta al rafforzamento della filiera olivicola pakistana attraverso attività di ricerca, certificazione della qualità, accesso ai mercati e il coinvolgimento del settore privato.
Questa iniziativa congiunta rappresenta un passo significativo nella creazione di sinergie tra istruzione superiore e sviluppo pratico delle competenze agricole, contribuendo alla sostenibilità a lungo termine del settore olivicolo in Pakistan.
For the first time, CIHEAM Bari will be active in Ukraine as part of an initiative seeking to promote sustainable agricultural development and enhance food security in the rural areas of the Odessa Oblast.
The agreement to launch the Pro.UKR project, funded by Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation through the Italian Agency for Development Cooperation, was signed in Kyiv with Ukraine’s Minister of Agriculture, Vitaly Koval, attending the event.
The programme, led by CIHEAM Bari in partnership with Ukraine’s Ministry of Agriculture and the Odessa Regional Administration, will be implemented in the central area of Odessa region. It aims to boost the technical and productive capacities of local farmers by providing resources for agricultural and livestock production, introducing innovative technologies, and promoting sustainable irrigation systems. Furthermore, the project will support the development of small farmers’ associations and assist the Ministry of Agriculture in aligning with the EU Acquis Communautaire.
The initiative is part of Italy’s commitment to supporting Ukraine’s economic recovery and tangibly contributes to the resilience of the country’s agri-food sector in the ongoing challenging scenario.
Il CIHEAM Bari, partner della sezione Meridiana del Bif&st, ospiterà domani, 25 marzo alle ore 11.30, la delegazione della giuria del concorso internazionale dedicato ai film in anteprima italiana provenienti dai Paesi del Mediterraneo. L'incontro rappresenta un'importante occasione di confronto su visioni e valori condivisi, perfettamente in linea con la missione dell'Istituto: costruire ponti tra le sponde del Mediterraneo attraverso conoscenza, cultura e dialogo.
La delegazione sarà composta da figure di spicco del panorama culturale e cinematografico internazionale. Il presidente della giuria, Tahar Ben Jelloun, scrittore francese di origine marocchina, guiderà il gruppo formato dalla regista siriana Soudade Kaadan, nata in Francia e residente a Londra, dalla comparatista e italianista Nadine Wassef dell'Ain Shams University del Cairo, dal regista italo-albanese Roland Sejko, direttore della redazione editoriale dell'Archivio Storico Luce a Roma, e dalla sceneggiatrice e critica cinematografica Antonella Gaeta. Sarà inoltre presente il critico cinematografico, giornalista e saggista Oscar Iarussi, direttore artistico del Bari International Film & TV Festival (BIF&ST). Ad accogliere la delegazione sarà il direttore del CIHEAM Bari, Maurizio Raeli.
Dopo la visita al Campus, i membri della giuria avranno l'opportunità di incontrare funzionari e borsisti provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo.
Le proiezioni del concorso Meridiana si svolgono al Kursaal Santalucia e saranno valutate dalla giuria internazionale di cineasti e studiosi mediterranei. Saranno assegnati cinque riconoscimenti: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior contributo tecnico.
Il nome della sezione Meridiana trae ispirazione dalla figura di Albert Camus e dal saggio Il pensiero meridiano del sociologo barese Franco Cassano, scomparso nel 2021. In quest'opera, Cassano postula la necessità di "pensare la frontiera", reinterpretando le metafore letterarie di Camus, Pasolini e Angelopoulos e rifiutando l'idea di un Sud stereotipato tra "paradiso turistico e incubo mafioso". In suo onore è stato istituito il Premio Meridiana "Franco Cassano" per il miglior film, a riconoscimento del pensiero e dell'eredità culturale del grande intellettuale barese.