Nella pagina della Manifestazione di Interesse per la presentazione di proposte progettuali da parte di Organizzazioni della Società Civile (OSC) sono state pubblicate le F.A.Q. relative alle prime tre domande pervenute fino al 21 Novembre scorso.
As part of the broader Programme Area Africa implemented by CIHEAM Bari in Ghana, Senegal, and the Republic of the Congo within the framework of the “Strengthening of Agro-Food Ecosystems in Ghana in partnership with the Italian private system” project, ongoing monitoring and technical support activities continue to contribute to the strengthening of local agri-food ecosystems.
In this context, the Coordinator of the Program Area Africa at CIHEAM Bari, Mr Enrico Azzone, accompanied by the Project Manager in Ghana, Mr. Alessandro Lorato, carried out a monitoring mission in Ghana from November 18 to 24th, to assess the project’s progress and reinforce dialogue with national institutions and project partners.
The mission provided a valuable opportunity to evaluate the impact of the actions underway and to further consolidate synergies with key actors in the agricultural and fisheries sectors.
During his visit, Mr. Azzone met the Ambassador of Italy to Ghana and Togo, Ms. Laura Ranalli, the Minister of Food and Agriculture, Hon. Eric Opoku, the Minister of Fisheries and Aquaculture Development, Hon. Emelia Arthur, the Director- General of CSIR (Council for Scientific and Industrial Research), Prof. Paul B. Bosu, the North Tongu District Chief Executive, Hon. Victoria Amefadzi Yawa Doe, as well as beneficiaries in the rural area of Aveyime-Battor, including students, cooperatives, outgrowers, and local micro and small enterprises.
Furthermore, a visit to the Model Farm of the private partner BFI was carried out to assess the progress of the field activities, guided by the Farm Manager, Mr. Andrea Cavallo.
In line with the planned roadmap, the main project activities implemented by CIHEAM are progressing according to schedule. Preparations are underway for the tender documents related to the construction of socio-community infrastructures; a Memorandum of Understanding with the Council for Scientific and Industrial Research (CSIR) is being finalized; cooperatives and outgrowers expected to benefit from capacity-building activities and technical support are being reviewed; and a scholarship program (for three years) is going to be launched for outstanding students enrolling in university courses in agronomy or scientific disciplines.
The Programme is part of the Italian international cooperation initiative developed within a balanced public–private partnership framework under the Mattei Plan for Africa. It specifically falls within the Action for the Strengthening of Agro-Food Ecosystems in #Africa (#AREA), co-financed by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation (MAECI), with CIHEAM Bari serving as the knowledge partner and implementing body for the public component, and BFI acting as the private partner.
La Città di Tricase si prepara ad accogliere la prima edizione di TRICASE MED 2025, Mediterraneo: le rotte possibili, un evento di rilievo dedicato al dialogo e al confronto internazionale che il 28 e 29 novembre riunirà istituzioni, università, centri di ricerca, rappresentanti religiosi, diplomatici, economisti e protagonisti della cultura mediterranea.
Promossa da Comune di Tricase, Diocesi di Ugento–Santa Maria di Leuca, CIHEAM Bari, Centro per le Malattie Neurodegenerative dell’Università di Bari/Fondazione Panico, Università del Salento e Puglia Life Sciences Foundation, l’iniziativa nasce per ribadire il ruolo del Mediterraneo come crocevia di relazioni e responsabilità condivisa, un mare che non divide ma unisce popoli, storie e visioni.

Il programma si articola lungo cinque “rotte” tematiche.
L’apertura dei lavori il 28 alle ore 8.45 è affidata a monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, con un’introduzione della giornalista Marilù Lucrezio. Interverranno figure di rilievo nel dialogo interreligioso e nei diritti umani, tra cui Adnane Mokrani (Pontificia Università Gregoriana di Roma), Amedeo Spagnoletto (MEIS di Ferrara), monsignor Rafiq Nahra (Patriarcato di Gerusalemme dei latini), Maurizio Raeli (delegato Governo italiano al CIHEAM) ed Enzo Amendola (scrittore e deputato). Il tema centrale sarà l’ospitalità, la dignità e l’integrazione come pilastri della convivenza mediterranea.
Alle ore 14.15 si tiene la sessione guidata da Giancarlo Logroscino (Università degli Studi di Bari e Centro di Malattie Neurodegenerative), moderata dal giornalista Enzo Magistà. Il dibattito verterà sul ruolo di università e centri di ricerca, con gli interventi di Roberto Bellotti (rettore Università di Bari), Maria Antonietta Aiello (rettrice Università del Salento), Giuseppe Gigli (Università del Salento e CNR), Flavio Maria Roseto (Puglia Life Sciences Foundation) e rappresentanti dell’Università di Isra (Giordania). Verranno illustrate le esperienze innovative pugliesi in medicina di precisione, oncologia e neuroscienze, con una conclusione a cura del prof. Logroscino sul valore della ricerca.
La sessione delle 16.30 è coordinata da Karima Moual (giornalista) e Sergio Blasi (fondatore Istituto Diego Carpitella). Si discuterà dei linguaggi artistici e del patrimonio mediterraneo, con la partecipazione di Enza Pagliara (direttrice artistica “Festa Adriatico Balcanica”), Hanane Essaydi (Università Cadi Ayyad di Marrakech), Amira Ghenim (scrittrice) ed Emanuele Fiano (scrittore e politico). Il focus sarà sulle contaminazioni creative e sulla memoria come fondamento del dialogo interculturale. La giornata si chiuderà con il concerto della “Festa Adriatico Balcanica”.
Sabato 29, alle 8.45, inizia la sessione coordinata da Biagio Di Terlizzi (direttore CIHEAM Bari) e prof. Vito Peragine (prorettore Università di Bari), moderata da Giancarlo Loquenzi. Verranno affrontate le prospettive di sviluppo sostenibile con gli interventi di Giuseppe Rubino (Regione Puglia), Michele Crisostomo (Studio Legale CRCCD Milano), Giorgia D’Errico (Save the Children), Federica Cerulli Irelli (IFAD), concentrandosi su cooperazione transnazionale, agroalimentare, economia circolare e innovazione territoriale.
Alle 10.30 prende il via la sessione coordinata da Antonio De Donno (sindaco di Tricase), moderata da Giancarlo Loquenzi. Saranno presenti esponenti delle istituzioni italiane, europee e internazionali: Paolo De Castro (presidente Regione Puglia e Nomisma), Staffan de Mistura (diplomatico ONU), Pina Picierno (vicepresidente Parlamento Europeo), Gaetano Quagliariello (presidente Fondazione Magna Carta), Marco Rago (consigliere giuridico MAECI) e Federico Imperato (Università di Bari). Il dibattito si concentrerà su diplomazia multilivello, sicurezza, governance e nuove strategie di cooperazione mediterranea.
Le conclusioni saranno affidate a Mons. Vito Angiuli, Giancarlo Logroscino e Biagio Di Terlizzi, sottolineando il valore della corresponsabilità tra comunità e istituzioni, per una visione del Mediterraneo come spazio dinamico di scambio, innovazione e dialogo.
La Regione Puglia consolida il proprio ruolo di leadership nella cooperazione internazionale per la gestione delle emergenze fitosanitarie, inaugurando il Research Bootcamp del progetto RIGENESI. Questa iniziativa formativa si inserisce nel solco degli orientamenti definiti in occasione della Conferenza ministeriale sui parassiti e le malattie transfrontaliere delle piante (TPPD), svoltasi il 12 e 13 maggio a Valenzano e organizzata congiuntamente da Regione Puglia, FAO, NEPPO e CIHEAM Bari. Alla conferenza hanno partecipato Ministri dell’Agricoltura, rappresentanti di donatori internazionali, istituzioni e stakeholder provenienti da tutta la regione NENA (Nord Africa e Vicino Oriente).
In questo contesto, l’esperienza maturata dalla Regione Puglia nella gestione della crisi causata dalla Xylella fastidiosa è oggi riconosciuta come un modello di riferimento internazionale. Tale esperienza, elaborata e condivisa con il CIHEAM Bari, viene messa a disposizione dei Paesi del Mediterraneo, contribuendo concretamente al rafforzamento istituzionale dei servizi fitosanitari per la protezione delle colture e la prevenzione di future emergenze fitosanitarie.
In questa prospettiva si colloca la prima edizione del Research Bootcamp del progetto RIGENESI (3–21 novembre), promossa dalla Regione Puglia, attuata nell’ambito del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola e organizzata presso il CIHEAM Bari. L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso la costruzione di un solido sistema euromediterraneo di collaborazione scientifica e istituzionale nella gestione della Xylella fastidiosa.
Il Bootcamp, articolato in due sessioni dedicate a funzionari e tecnici fitosanitari provenienti da Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Kosovo, combina lezioni frontali, visite in campo e attività di ricerca applicata in collaborazione con l’Osservatorio Fitosanitario Regionale, producendo protocolli operativi e output tecnico-scientifici condivisi. Dopo i Paesi dei Balcani, le attività progettuali saranno dedicate ai Paesi delle aree geografiche del Maghreb e del Mashrek.
Un laboratorio di idee, contaminazioni e co-creazione, dove startup, imprese, istituzioni e giovani innovatori dal Mediterraneo e dall’Africa si incontrano per trasformare visioni in opportunità concrete. La Mediterranean Innovation Agrifood Week, organizzata dal CIHEAM Bari dal 25 al 28 novembre, offre uno spazio unico per collaborare, condividere conoscenze e costruire reti strategiche nei settori agroalimentare, green e digitale. In questa quinta edizione, il motto MEET–SHARE–EMPOWER riassume l’essenza dell’evento: incontrarsi, scambiare esperienze e rafforzare competenze per generare nuove opportunità.
Le giornate si articolano come sessioni aperte dell’ecosistema dell’innovazione, dove si intrecciano esperienze, know-how, idee e soluzioni concrete. MEET significa scoprire startup e progetti che stanno ridisegnando il futuro dell’agroalimentare, SHARE indica la condivisione di modelli, pratiche e strumenti, EMPOWER rappresenta l’impegno a sostenere giovani imprenditori nel loro percorso di crescita.

Il tema trasversale della settimana è il ruolo dei sistemi locali dell’innovazione come leve decisive per il cambiamento nei Paesi mediterranei e africani: ecosistemi capaci di trasformare il mindset, favorire la resilienza climatica, stimolare l’imprenditorialità giovanile e femminile e generare imprese solide, preparate alle sfide della transizione verde e digitale. Con la partecipazione di oltre 12 Paesi, 60 startup, 25 incubatori e innovation hub, 14 organizzazioni internazionali e più di 50 esperti, la MIA Week si conferma un punto di riferimento internazionale nel panorama dell’innovazione agrifood.
L’apertura ufficiale del 25 novembre è dedicata al tema delle partnership internazionali e della connessione tra ecosistemi. Intervengono rappresentanti istituzionali e leader della cooperazione e dell’innovazione, tra cui Biagio Di Terlizzi, direttore del CIHEAM Bari, Teodoro Miano, segretario generale del CIHEAM, Damiano Petruzzella, Innovation Hub Manager del CIHEAM Bari , Carlo Batori, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Ahmad Mukhtar, Regional Programme Leader e Head of Strategy and Policy di FAO–RNE, Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Nienke Buisman, Head of Unit per la Cooperazione Internazionale della Commissione Europea – DG Research & Innovation, H.E. Rezq Salimia, ministro dell’Agricoltura della Palestina.
Il confronto mette al centro il ruolo della cooperazione internazionale nel rafforzare gli ecosistemi locali e nel valorizzare i giovani come protagonisti del cambiamento. L’innovazione, infatti, non si costruisce in solitudine: prende forma quando pubblico, privato, ricerca, comunità e imprese collaborano per immaginare e sviluppare nuove opportunità.
La giornata del 26 novembre si concentra sulle opportunità offerte dal Sistema Italia, con particolare attenzione agli strumenti finanziari a supporto delle imprese coinvolte nella cooperazione internazionale, soprattutto nei rapporti con Africa e Medio Oriente. Moderata da Massimo Zaurrini, direttore di Internationalia, la sessione –organizzata nell’ambito del progetto Startup10– approfondisce il ruolo delle istituzioni italiane nel sostenere l’internazionalizzazione, la partecipazione a programmi di sviluppo e la costruzione di partnership strategiche. Intervengono Grazia Sgarra (AICS), Vincenzo Lorusso (DG Research & Innovation – Commissione Europea), Martina Madeo (CDP International Cooperation), Simona Vultaggio (SACE, TBC), Marco Comella (SIMEST), Alessandro Cugno (ICE) e Giuseppina Zarra (MAECI – DGSP). Il panel analizza strumenti finanziari, opportunità di investimento, mitigazione dei rischi, percorsi di capacity building e modalità di coinvolgimento delle imprese italiane nei progetti di sviluppo globale, evidenziando come alcune risorse possano risultare utili anche per aziende internazionali.
A seguire la seconda sessione, che dà voce alle esperienze dirette delle aziende italiane impegnate nella cooperazione e nella costruzione di partnership globali. Intervengono Daniele Carone (Andriani SpA), Antonio De Girolamo (BTINKENG), Guido Calliano (Betacom), Filippo Prosperi (De Lorenzo e Confindustria Assafrica & Mediterraneo), Vincenzo Barbieri (Planetek Italia, TBC) ed Enzo Faloci (Faloci & Partners). Le testimonianze mettono in luce strategie innovative, criticità operative e risultati ottenuti nel trasferimento tecnologico, nella formazione, nella produzione sostenibile e nei progetti di sviluppo locale. La sessione analizza inoltre gli strumenti finanziari esistenti, offrendo suggerimenti concreti su come ottimizzarli per aumentare l’impatto delle iniziative imprenditoriali nel Mediterraneo e in Africa.
La giornata è arricchita da ulteriori attività: un workshop riservato al progetto D4D – Digital for Development, dedicato allo scambio interregionale su policy, regolamentazione e innovazione e una performance artistica e musicale. Si prosegue con un momento di networking e con i 3-minute showcases delle startup mediterranee e africane: un format rapido e dinamico che consente ai giovani innovatori di presentare prodotti, soluzioni e modelli di business a investitori, imprese e istituzioni. Il dibattito affronta politiche di investimento, mitigazione dei rischi, accesso ai fondi e forme di partenariato capaci di sostenere la presenza italiana nei mercati internazionali, con spunti utili anche per imprese di altri Paesi. La formazione continua con una masterclass su come pianificare le vendite future organizzata nell’ambito del progetto SANET.
Workshop, pitch, masterclass e altri momenti di networking accompagnano l’intera settimana, sostenendo la crescita professionale e imprenditoriale dei partecipanti. Tra le iniziative più rilevanti rientrano i workshop della rete FAO-RNE sulla sicurezza alimentare e il confronto tra Italia e Med-Africa sui modelli di supporto alle startup (27 novembre), seguiti dal focus dedicato all’ecosistema pugliese dell’innovazione previsto per il 28 novembre.
Accanto agli spazi di lavoro, la MIA Week diventa anche un luogo di espressione culturale: musica, installazioni artistiche e performance arricchiscono una settimana dedicata alla creatività, alle connessioni e alla visione di un Mediterraneo inteso come spazio di opportunità condivise.
La MIA WEEK 2025 è organizzata con il patrocinio di RAI Puglia e la media partnership di RAI, La Gazzetta del Mezzogiorno, ANSA, Internationalia (casa editrice di Africa e Affari, Africa e Infomundi).
Per partecipare alla V edizione della Mediterranean Innovation Agrifood Week REGISTRATI QUI

The PROTECHMED Call for Best Practices is now officially open. The initiative aims to collect and enhance the most innovative and successful experiences in sustainable protected horticulture throughout the Mediterranean region.
Co-funded by the Interreg NEXT MED Programme, PROTECHMED seeks to drive advancements in greenhouse agriculture by promoting more efficient, digital, and resource-conscious solutions. The goal is to create a Mediterranean Catalogue of Best Practices, a shared tool designed for farmers, companies, and research bodies operating in the sector.
The call is open to:
The project is looking for concrete practices delivering measurable results in areas such as:
Participants will benefit from:

Submitting your Best Practice is simple: just fill out the dedicated online form available here:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfjnRMkErDnQu_376sJZxrKbkIlHXrgbDbpIwt_Riki2QGHFA/viewform
With this call, PROTECHMED invites the Mediterranean agricultural community to contribute to a more sustainable, efficient, and innovation-driven future for protected horticulture.

"European aquaculture is on the front line of the climate crisis: rising water temperatures, changes in salinity, emerging diseases and extreme weather events are putting pressure on productivity, fish health and the economic sustainability of farms.
To address these challenges, CIHEAM – through its Zaragoza and Bari Institutes – is organising the webinar “Aquaculture and climate change: Introducing ActFast and OCCAM projects”, to be held online on 25 November 2025, from 10:00 to 11:30 CET. The event will present two new Horizon Europe Innovation Actions, ActFast and OCCAM, which are developing concrete adaptation and mitigation solutions for different European aquaculture systems.
The programme includes presentations on climate modelling applied to aquaculture, key challenges and policy directions at European level, as well as case studies of innovative technologies and practices to increase the resilience of marine and freshwater farms. In particular, early warning systems, functional feeds and genetic approaches for key species such as seabass, seabream, salmon, mussels and carp will be showcased.
ActFast, coordinated by the University of Bologna, brings together 28 partners from 10 EU countries, plus Norway, Tunisia and Egypt, with the aim of validating climate-smart solutions in four pilot regions, from the Mediterranean to Northern Europe. OCCAM, led by Nofima in Norway, involves 22 partners and will develop 12 adaptation solutions in nine European regions, with a specific focus on advanced monitoring systems and strategies to reduce the impacts of algal blooms and parasites.
The webinar will offer researchers, policy-makers and industry stakeholders an opportunity to exchange on the opportunities opened up by these two projects in strengthening the competitiveness and sustainability of European aquaculture.
Participation is free of charge upon online registration.
For further information: https://www.iamz.ciheam.org/agendas/aquaculture-and-climate-change-introducing-actfast-and-occam-projects/.